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5 Giugno 2010

Salvami

Gianna Nannini e Giorgia hanno interpretato insieme, in maniera profonda ed emozionante, Salvami ora in testa a tutte le classifiche italiane. Si tratta di un pezzo molto intenso in cui la voce graffiante dell’artista senese si fonda alla perfezione con le note eleganti di Giorgia creando uno swing unico.

Salvami

Salvami

Se ascoltate accuratamente, è un testo attento all’interiorità e alla personalità femminile. Si tratta di una canzone concepita come un dialogo intimo tra due amiche, una (la Nannini) che si trova nella sofferenza  e l’altra (Giorgia) che la ascolta e la conforta.
Salvami è un brano che invita a riscoprire l’interiorità ed il mondo emotivo delle donne ma, nel contempo, le incita ad avere coraggio.
Personalmente, quando ascolto questa canzone colgo, intanto, il forte senso di solidarietà femminile che caratterizza noi donne specie quando ci troviamo ad affrontare le situazioni difficili e critiche della vita e la nostra capacità di “saper chiedere aiuto”; in secondo luogo la Nannini mi trasmette con la sua voce graffiante, indipendentemente dal ruolo interpretato nella canzone, la forza, la grinta ed il coraggio necessari per fronteggiare la sofferenza ma anche per affrontare la vita in genere; Giorgia, invece, con la sua inconfondibile e melodica voce, mi comunica la raffinata emozionalità con la quale il mondo femminile si vive le relazioni sentimentali.
Un testo in grado di emozionarmi ogni volta che l’ascolto e proprio per questo ho voluto estrapolare e parafrasare alcuni versi della canzone, quelli che mi hanno particolarmente colpito.
L’essenza del testo è che se anche un amore ti fa soffrire e ti fa star male, abbi comunque il coraggio di alzarti, perché “l’amore è un sentimento libero, vero tormento. Vivilo.” Ama ancora, non importa se soffrirai, perché “non serve a niente vivere se non ci si dà. Nasci ogni volta. Perditi sotto il diluvio. Spogliati. Bella così sarai”.
Per quanto dolorosa possa essere la fine di una relazione, l’esperienza può essere fonte di profondi insegnamenti ed un momento di crescita personale. Che vita sarebbe senza amore, senza condivisione, senza “dare” noi stessi all’altro?
E’ abitudine considerare la fine di una storia sentimentale al pari di un insuccesso, al punto da formulare frasi quali “In questa relazione ho fallito”. Ragionando in questa maniera costruiamo un’idea distorta e negativa delle relazioni di coppia. La fine di un rapporto, per quanto doloroso, non è da considerare una rovinosa disfatta, ma piuttosto la chiusura di una parentesi nella storia della nostra esistenza.
Dovremmo intendere ogni relazione come un’occasione per vivere, sperimentare ed esprimere amore e la fine di un rapporto come un’occasione per maturare e conoscere noi stessi imparando dalle sfide emotive. Cosa ho appreso da questa relazione, cosa mi rimane oltre il dolore e la sofferenza? Al fine di una nostra crescita interiore, occorre concentrarci su quello che la storia appena terminata ci ha dato e ci lascia.
E allora dopo un amore interrotto, come dice anche il testo, “Alzati. Ama per sempre. Vivere ci basterà”. Anche se soffriamo molto dobbiamo pensare che tutto sommato siamo vivi e questo basterà a lenire ed alleviare la nostra amarezza, come anche basterà passare il tempo prendendoci cura di noi stessi. In momenti come questi, apprezzare e amare noi stessi accrescerà la nostra autostima e l’indipendenza necessarie a superare il brutto momento, per poi riaprirci nuovamente alla vita e con essa all’amore.
Anche se il brano parla della sofferenza che si prova quando un amore finisce e del coraggio e della forza necessari per andare avanti, penso che le parole della canzone si possano, comunque, estendere anche alla sofferenza e al coraggio che in genere caratterizzano la vita. Ritengo che questo brano possa essere una metafora calzante su come ognuno di noi dovrebbe affrontare e superare le situazioni critiche della vita e sull’importanza di poter condividere, nei momenti di difficoltà e non solo, i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri sentimenti con le persone per noi significative. Esternare preoccupazioni, timori, opinioni ed emozioni a persone delle quali ci fidiamo aiuta a sentirci sostenuti, compresi ed ascoltati ma ci aiuta anche a cambiare punto di vista e a metabolizzare l’accaduto.

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