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5 Giugno 2010

L’ottimismo per vivere bene

…..pensare ed agire positivo.

Dichiararsi ottimisti o pessimisti può sembrare un atteggiamento superficiale, ma un po’ tutti, nelle occasioni più diverse, finiamo per definirci in un modo o nell’altro. L’ottimismo è un atteggiamento mentale che può avere esiti positivi sulla vita sociale, sul lavoro, a scuola, sulla nostra salute. È una prospettiva di vita che favorisce l’attuazione di soluzioni creative, costruttive e realistiche.

Smile

Pensare positivo non vuol dire vedere necessariamente tutto rosa.
Pensiero Positivo: non è essere ottimista ad ogni costo!
La nostra mente lavora in continuazione seguendo degli schemi appresi dall’ambiente circostante: famiglia, scuola, lavoro, amicizie. Spesso però questi schemi causano un pensiero limitante che può condurre anche a degli stati di sofferenza in quanto non offrono degli spunti positivi riguardo alla vita.
Tant’ è che noi siamo quello che pensiamo.
Il che vuol dire che tutto quello che siamo o facciamo nasce prima nei nostri pensieri; e che quello che pensiamo del mondo che ci circonda, della nostra vita e di noi stessi diventa la “nostra realtà”. 
A tale proposito, alcuni studi anglosassoni sottolineano la forte capacità condizionante delle aspettative, consapevoli ed inconsapevoli o, come direbbe Freud, consce ed inconsce, di una persona nel determinare l’esito delle sue azioni e, più in generale, della sua vita. Un esempio per chiarire il concetto: se una persona pensa di non piacere a nessuno, tenderà a comportarsi in modo difensivo oppure aggressivo, ed è probabile che gli altri reagiscano in modo tale da confermare la premessa negativa da cui la persona era partita. Naturalmente il soggetto in questione sarà convinto di reagire a quegli atteggiamenti negativi e non di provocarli.
Ognuno è responsabile delle proprie esperienze e poiché ogni nostro pensiero crea il nostro futuro, possiamo fin d’ora provare a modificare gli schemi mentali ai quali abbiamo fatto ricorso. 
Molti avranno visto il film “L’attimo fuggente” e sicuramente ricorderete la scena degli allievi che salgono sopra la cattedra per avere un altro punto di vista. Osservare la realtà da un’altra prospettiva significa sostanzialmente rendere creativo ogni nostro pensiero e ogni nostro istante.
Per questo motivo molte persone che conoscono il pensiero positivo sono spinte attualmente a denominarlo CREATIVO,
primo perché così si esce da una connotazione dualistica positivo-negativo; secondo perché si dà al pensiero un’impronta neutra ma non limitante: creativo…
Creativo di ciò che si ritiene utile ed importante per noi stessi.
Spogliamoci degli schemi mentali che ci ingabbiano, procediamo verso una nuova ristrutturazione cognitiva, un nuovo sistema di pensiero, lasciamo aperta la porta alle nostre enormi potenzialità e ci accorgeremo che la nostra vita può migliorare ed essere più in sintonia con noi!
Per modificare gli schemi mentali che ci limitano nella nostra esistenza dobbiamo intanto riconoscere le affermazioni negative su noi stessi, dobbiamo soffermarci sui nostri pensieri, per individuare da un lato la Critica patologica e dall’altro la “voce sana” che è la capacità di pensare e valutare realisticamente. Questa “voce” realistica può contestare la Critica. Bisogna, infatti, imparare a contestare ed interrompere i pensieri negativi e svalutativi sostituendoli con affermazioni positive ed imparare ad identificare i propri punti di forza. L’obiettivo è di diminuire gli attacchi verso se stessi e di stimolare un auto dialogo più sano. Se pensieri e stati d’animo negativi influiscono sul modo critico-distruttivo di agire e sentire verso se stessi, è altrettanto vero che pensieri e stati d’animo positivi favoriscono l’uscita da un concetto di sé negativo. Come quest’ultimo, ossia il concetto di sé negativo si è formato anche attraverso i messaggi che abbiamo ricevuto (“sei cattivo”, “sei sbagliato”, “non piaci a nessuno”, “sei stupido”, “non sei capace”), possiamo correggere il modello appreso ed auto-istruirci in senso positivo, comunicando a noi stessi messaggi buoni, di apprezzamento e conferma del nostro valore. Se riprendiamo l’esempio della persona che pensa di non piacere a nessuno, il suo schema mentale negativo è: “non piaccio agli altri”, che può essere interrotto con un messaggio buono, una “voce sana”, realistica che dice: “Io ho la mia personalità ed il mio carattere che possono piacere e non piacere, ma io sono comunque degno di vivermi le relazioni con gli altri, perché sento di essere OK>>.
Queste riflessioni sul modo di pensare sono una considerazione e non una critica a noi stessi. Uno dei concetti essenziali consiste prima di tutto nell’amare noi stessi, per quello che siamo, considerando che ogni cosa che abbiamo fatto fino ad ora era la migliore che potevamo fare in quel momento in base all’esperienza maturata. Accettare questo ci permette di non auto-criticarci e di vivere con più spontaneità.
Dunque, per affrontare con maggiore ottimismo la vita quotidiana occorre mantenere un atteggiamento mentale aperto e ricettivo, modificare gli schemi mentali negativi e considerare gli ostacoli come opportunità di crescita.
Essere ottimisti significa affrontare i problemi sapendo su cosa si può contare realmente, anche se è poco, avere una buona dose di sicurezza interiore e una “voce” realistica che contesta la Critica: l’ottimista è vitale, coraggioso, generoso, non si prende troppo sul serio e si concede delle pause per sorridere e usare un po’ di ironia.
Di seguito un test (semiserio) grazie al quale potrete riconoscere, sempre con ironia, se affrontate la vita quotidiana con ottimismo, pessimismo o irresponsabilità.

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